Doxorubicina pegilata liposomiale, Desametasone a basso dosaggio e Lenalidomide per mieloma multiplo di nuova diagnosi


Un precedente studio di fase I / II con Doxorubicina liposomiale pegilata ( PLD; Caelyx ), Desametasone a basso dosaggio e Lenalidomide ( Revlimid ) in pazienti con mieloma recidivato e refrattario ha mostrato un tasso di risposta globale del 75%, con il 29% dei pazienti che ha raggiunto o superato una risposta parziale molto buona ( VGPR ).

È stata studiata questa combinazione ( Doxorubicina liposomiale pegilata 30 o 40 mg/m2 per via endovenosa, giorno 1; Desametasone 40 mg per via orale, giorni 1-4; Lenalidomide 25 mg per via orale, giorni 1-21 ), somministrata ogni 28 giorni in uno studio di fase II in pazienti con nuova diagnosi di mieloma multiplo sintomatico, per determinarne l’efficacia e la tollerabilità.

Alla migliore risposta, i pazienti potevano procedere con alte dosi di Melfalan ( Alkeran ) o con Lenalidomide e Desametasone di mantenimento.

In 57 pazienti, il tasso complessivo di risposta e il tasso di risposta parziale molto buona e migliore secondo intent-to-treat ( endpoint primari ) sono stati, rispettivamente, pari a 77.2% e 42.1%, con le risposte per l’International Myeloma Working Group.

La sopravvivenza libera da progressione media è stata di 28 mesi, con tassi di sopravvivenza complessivi a 1 e 2 anni di 98.1% e 79.6%.

Durante l'induzione, le tossicità di grado 3/4 sono state neutropenia ( 49.1% ), anemia ( 15.8% ), trombocitopenia ( 7% ), affaticamento ( 14% ), neutropenia febbrile ( 8.8% ) ed eventi tromboembolici venosi ( 8.8% ).

Durante il mantenimento, le tossicità di grado 3/4 sono state principalmente ematologiche.

Questa combinazione è stata ritenuta attiva in pazienti con mieloma di nuova diagnosi, con risultati paragonabili ad altre strategie di induzione a base di Lenalidomide, senza inibizione del proteasoma.
Inoltre, la terapia di mantenimento con Lenalidomide è stata ben tollerata. ( Xagena2014 )

Baz RC et al, Am J Hematol 2014; 89: 62-67

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